L’adempimento generalizzato dal 01.01.2020

Dal 01.07.2019 è partito l’obbligo alla trasmissione dei corrispettivi telematici per chi raggiunge il volume d’affari di 400.000 €.

Dal 01.01.2020 si estenderà in modo generalizzato, quindi tutti -ma proprio tutti –  coloro che hanno un negozio, un ristorante, un centro estetico ecc. ed emettono scontrini dovranno adattarsi a questo cambiamento.

Fra le attività che consiglio agli imprenditori e alle imprese per risparmiare imposte – e risorse – c’è anche quella di utilizzare le agevolazioni fiscali ogni volta che è utile e possibile. Fra queste agevolazioni vengono ricomprese anche tutte le tipologie di crediti d’imposta di volta in volta emanate dal nostro legislatore.

Quest’oggi prendiamo in esame quello che ti viene offerto per adattarti all’invio telematico dei corrispettivi.

Il credito d’imposta per i registratore di cassa telematici

L’incentivo disciplinato con il Provvedimento direttoriale 49842 dell’Agenzia delle Entrate prevede il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% della spesa per:

  1. l’acquisto di un nuovo registratore di cassa idoneo all’invio telematico dei corrispettivi all’Agenzia, fino un massimo di credito d’imposta di 250,00 €;
  2. l’adattamento di uno acquistato in precedenza per far sì che invii i corrispettivi in forma telematica all’Agenzia, fino un massimo di credito d’imposta di 50,00 €.

L’utilizzo del credito d’imposta avviene in compensazione orizzontale – quindi nel modello F24 – nella prima liquidazione IVA successiva a quella di registrazione della fattura in contabilità.

Quindi non riceverai una somma direttamente in accredito sul conto corrente, ma potresti risparmiare qualcosa nelle uscite che periodicamente le normative fiscali ti impongono (ad esempio ai fini IVA).

Requisiti per il credito d’imposta

Perché il credito d’imposta venga riconosciuto è necessario che:

  1. l’acquisto sia documentato da una regolare fattura emessa al soggetto che richiede il credito d’imposta;
  2. il pagamento della fattura sia effettuato con sistemi tracciabili (bonifico, Ri.Ba, carta di credito ecc.)
  3. la fattura sia registrata in contabilità e venga successivamente inserito il credito d’imposta nel F24 relativo alla liquidazione IVA successiva (con il codice apposito 6899 e l’anno di riferimento quello di sostenimento della spesa).

Come tutti gli F24 con delle compensazioni, il modello deve essere necessariamente trasmesso in modalità telematiche. Sul tema della trasmissione dei modelli F24 telematici ho pubblicato anche un altro articolo che puoi consultare qui: Come si presentano gli F24

Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi ti ricordo di segnalare il credito d’imposta nel quadro RU . Nel caso informa il tuo commercialista che si occupa di predisporti la tua dichiarazione dei redditi.

Per approfondimenti e dettagli:

Attenzione alle sanzioni!

Le sanzioni non sono previste solamente di carattere pecuniario ma anche di tipo amministrativo, ad esempio è prevista anche la sospensione – provvisoria – della licenza o dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività.