Il concetto di “Fido”
Indipendente dalla forma tecnica dell’affidamento, si definirà sempre Fido quell’ammontare di che la Banca può potenzialmente concederti a credito in un determinato momento.
In sostanza con il Fido, o affidamento non è altro che la “fiducia” che la banca ripone nell’impresa.
Non deve essere confuso con il solo “Fido di cassa”, che è invece solo una delle tecniche di affidamento bancario: quella che ti permette di andare sotto zero in conto corrente fino ad un ammontare predeterminato.
Il Fabbisogno Finanziario
Premesso questo, l’ammontare di Fido da richiedere ad una banca deve essere pari a quella che è effettivamente la necessità di credito dell’impresa: è un servizio oneroso sia in termini economici che di tempo, quindi deve essere attentamente valutato l’effettivo Fabbisogno Finanziario dell’impresa.
Il fabbisogno finanziario si può definire anche come la grandezza economica che misura lo squilibrio di cassa che si determina fra il momento in cui l’impresa sostiene i costi (paga i fornitori) e quello in cui realizza i ricavi (incassa dai clienti).
Il fatto tipico di ricevere il pagamento prima di aver venduto il servizio o il prodotto determina una certa necessità di denaro liquido, che si esprime nel Fabbisogno Finanziario di breve periodo.
Il processo non riguarda solo acquisti e vendite caratteristiche, ma può ben dipendere anche dalla decisione di effettuare investimenti strutturali o rinnovamenti che richiedono una somma ingente a disposizione dell’impresa.
In questi ultimi casi la necessità di denaro si esprime nel cosiddetto Fabbisogno Finanziario di medio/lungo periodo.
In queste situazioni è tendenzialmente corretto procedere alla richiesta di un mutuo o di un altra forma di finanziamento a lungo termine.
Ci tengo a sottolineare questi aspetti perché spesso dimenticati: una fonte di finanziamenti deve essere sempre correllata al relativo Fabbisogno Finanziario. Non si dovrebbe mai utilizzare un’apertura di credito in conto corrente per pagare il nuovo macchinario da 1 milione di euro…
Dopo un’attenta valutazione delle esigenze della tua impresa, ti sarai fatto un’idea di quanto denaro la tua impresa ha bisogno:
- per quanto tempo;
- se con una certa periodicità;
- per quali finalità.
A tal fine potrebbe essere molto utile predisporre un’adeguata Pianificazione finanziaria aziendale.
Esprimere le esigenze di Fido alla Banca
Con tutti questi elementi ben chiari è il momento di presentarsi in Banca e presentare una domanda di fido.
Molto probabilmente in base agli elementi che gli presenterai sarà già lo stesso bancario a proporti delle soluzioni idonee alle esigenze che hai presentato. L’intermediario con il quale ti interfaccerai gioca un ruolo importante nella concessione di un affidamento ed instaurare una buona comunicazione è sempre la strategia migliore.
Non è però da dare per scontato che il tuo bancario ti stia proponendo esattamente quello di cui realmente hai bisogno e alle condizioni migliori sul mercato.
Bisogna sempre tenere a mente, infatti, che la controparte ha degli interessi contrapposti a quelli dell’impresa, per questo bisogna sempre farsi le proprie valutazioni (compresa l’analisi delle alternative) prima di accettare qualsiasi proposta della Banca.
Quindi è sempre buona prassi sentire le offerte e le opinioni intermediari finanziari differenti.
In tal senso io consiglierei di sentire almeno una Banca facente parte di un grande gruppo finanziario (che si potrebbe definire “Grande Banca“) e una di rilevanza prettamente locale (“Piccola Banca“). Le proposte offerte da queste due categorie già di per sé, escludendo altre considerazioni, possono differenziarsi molto.
Nel prossimo articolo cercherò anche di spiegarti meglio il perché.
Se ti senti “alternativo” o “esploratore”, non considerare solo la Banca come possibile intermediario: ci sono ormai diversi soggetti che offrono servizi finanziari alle imprese. Il settore oggi viene anche definito Finanza alternativa.
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