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Dichiarazioni d’intento

Le dichiarazioni d’intento sono dei documenti emessi dai tuoi clienti in quanto identificati come “Esportatori abituali” presso l’Amministrazione finanziaria.

Le agevolazioni riservate a questi clienti è quella di poter richiedere ai propri fornitori (te in questo caso) di emettere la fattura senza IVA,  in quanto non imponibile ai sensi dell‘art. 8, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972.

Adempimenti per il fornitore

Quando un soggetto vostro cliente vi richiederà di emettervi fattura senza IVA in quanto esportatore abituale siete tenuti a:

1. ricevere la dichiarazione d’intento da lui emessa nei vostri confronti, si tratta di un modello ministeriale (link al sito dell’Agenzia delle Entrate:Agenzia delle :Entrate – modello Dichiarazioni d’intento). Dal Modello ministeriale delle Dichiarazioni d’intento devono essere indicati almeno:

  1. i dati come “Esportatore abituale” emittente;
  2. i tuoi di fornitore come ricevente;
  3. deve essere previsto un periodo di validità;
  4. uno stanziamento di importo: tale indicazione è obbligatoria dal 1 marzo 2017 e comporta che dovrete monitorare l’ammontare delle fatture emesse nei confronti di questo fornitore. Quando arriverete all’importo indicato nella dichiarazione d’intento ricevuta, dovrete emettere in regime imponibile IVA, salvo nuova ricezione di Dichiarazione d’intento dallo stesso cliente  (gli strumenti informatici di tenuta della contabilità dovrebbero venirti incontro a tale necessità);

2. Ricevere la ricevuta telematica di avvenuta presentazione della stessa: in tal caso bisogna controllare che i dati riportati nella ricevuta siano gli stessi della dichiarazione d’intento a cui si riferisce. Questo è uno scrupolo per accertarsi che sia proprio riferita a tale dichiarazione d’intento e non ad altra;

3. L’ultimo passaggio a questo punto è verificare che sia effettivamente stata presentata la dichiarazione d’intento ricevuta dal cliente. Quindi deve risultare negli archivi dell’Agenzia delle Entrate e per questo esiste una funzione gratuita e che non necessita di autenticazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Dovrai infine conservare la documentazione relativa a tutti i tre punti sopra esposti ed occuparti dell’archiviazione unitamente all’aggiornamento del Registro delle Dichiarazioni d’intento ricevute. Il Registro delle dichiarazioni d’intento ricevute deve essere aggiornato entro 15 giorni dal ricevimento delle stesse.

L’adempimento è anche indispensabile per la corretta predisposizione annuale della Dichiarazione IVA della tua impresa., dichiarazione nella quale dovranno essere riepilogati i dati di tutte le dichiarazioni d’intento ricevute nell’anno.

La funzione Verifica dichiarazione d’intento

Per verificare l’effettiva presentazione da parte del cliente della dichiarazione d’intento da lui fornita c’è una funzione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e disponibile al seguente link:

Agenzia delle Entrate – Funzione Verifica dichiarazione d’intento

ATTENZIONE: L’unica accortezza da tenere a mente nell’utilizzo della funzione è la seguente: se è stata emessa nei vostri confronti (come fornitore) la ricevuta d’intento dovrete indicare nell’ultima scelta “Codice Fiscale” e non invece “Agenzia delle Dogane”.