Il regime forfettario è una delle scelte fiscali più popolari tra professionisti e piccoli imprenditori grazie alla semplicità degli adempimenti e ai vantaggi economici che offre. Per il 2025, il legislatore ha introdotto quattro importanti novità che ne ampliano ulteriormente l’attrattività. Ecco un approfondimento per capire come queste modifiche possano influire sulla tua attività. 

 1. Sgravio contributivo per i neo-iscritti 

Per incentivare l’avvio di nuove attività, i nuovi iscritti nel 2025 alla Regime Forfettario 2025:gestione Inps artigiani e commercianti possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 50% per i primi tre anni.

Esempio pratico: Un neo-artigiano con un reddito annuo previsto di 20.000 euro: 

  • Contributi senza sgravio: 3.800 euro circa.
  • Contributi con sgravio: 1.900 euro circa, con un risparmio di 1.900 euro all’anno per tre anni.

Questa misura rappresenta un significativo alleggerimento del carico fiscale per chi decide di avviare una nuova impresa o attività professionale. 

 2. Innalzamento della soglia per redditi da lavoro dipendente e pensioni 

Per l’anno 2025, il limite di reddito da lavoro dipendente o assimilato compatibile con il regime forfettario è stato elevato da 30.000 a 35.000 euro. 

Cosa significa? Questo cambiamento consente a un maggior numero di contribuenti di accedere o permanere nel regime agevolato, in particolare a: 

  • Lavoratori dipendenti che svolgono attività aggiuntive come autonomi. 
  • Pensionati che integrano il reddito con una partita IVA. 

Un esempio pratico: Un lavoratore dipendente che ha percepito un reddito di 32.000 euro nel 2024, grazie al nuovo limite, potrà mantenere la sua partita IVA in regime forfettario nel 2025. 

 3. Contratti misti: maggiore flessibilità per professionisti e tecnici

Dal 2025, è possibile combinare un lavoro dipendente part-time con un’attività autonoma in regime forfettario, anche se svolte per lo stesso datore di lavoro. 

Le condizioni da rispettare: 

  • L’orario part-time deve essere tra il 40% e il 50% di un full-time. 
  • Il datore di lavoro deve avere almeno 250 dipendenti. 
  • Il contratto subordinato deve essere a tempo indeterminato. 
  • Il contratto autonomo deve essere certificato da enti abilitati. 

Questa innovazione è pensata per favorire soprattutto i giovani professionisti e tecnici, offrendo loro un’opportunità di diversificare le attività lavorative senza rinunciare ai vantaggi fiscali del regime forfettario. 

 4. Fattura semplificata: meno burocrazia, più efficienza

Dal 1° gennaio 2025, i contribuenti in regime forfettario possono emettere fatture semplificate anche per importi superiori ai 400 euro.

Eccezioni:

  • Operazioni intracomunitarie.
  •  Operazioni prive del requisito di territorialità. 

Questa modifica mira a ridurre ulteriormente gli adempimenti amministrativi, rendendo la gestione fiscale ancora più semplice per i forfettari. 

Conclusione

Le novità introdotte per il regime forfettario nel 2025 confermano l’impegno del legislatore nel rendere questa opzione fiscale sempre più vantaggiosa. Tuttavia, è fondamentale pianificare attentamente la propria strategia fiscale per sfruttare al meglio le opportunità disponibili. 

Se vuoi scoprire come queste modifiche possono influire sulla tua attività e valutare la convenienza del regime forfettario, contattaci per un preventivo senza impegno.